Giuseppe Coci: pittore e sculture di fama. Nato a
Sant'Agata Militello, incoraggiato dal Maestro Guttuso, ha studiato i
grandi maestri nei musei di Parigi, Londra e Amsterdam. Dal suo
laboratorio sono passati generazioni di giovani pittori. Da 40 anni
miete premi e riconoscimenti, nazionali e internazionali. Nel 2010 gli è
stato conferito il Premio “La Palma d'Oro” alla Quadriennale di
Mandelieu a Cannes. Giuseppe Coci, Pippo per gli amici, è un artista a
tutto tondo. La sua anima creativa si rispecchia nella sua vita
quotidiana. Se Henry Murger fosse un contemporaneo, gli avrebbe di
sicuro dedicato una delle sue storie. Originale e libero,
anticonformista e amante del bello, guarda con distacco alla vita
borghese e si anima di sentimenti di opposizione alla guerra, all'odio
razziale e all'illegalità. Instilla questi suoi stati d'animo in tele e
sculture, che scuotono nel profondo, dando all'osservatore una
percezione dell'esistenza come coerenza tra enunciato e vissuto. Ha
avuto, giovanissimo, una decisiva spinta da un messaggio di
incoraggiamento del grande Guttuso; a sua volta, si è dimostrato un
generoso maestro che ha avvicinato all'arte diverse generazioni. La sua
arte è densa di significati ed esprime appieno, nei colori e nelle
forme, l'angoscia del mondo di oggi e, allo stesso tempo, la sua
capacità intrinseca di farcela, malgrado gli insormontabili ostacoli. Un
campanello d'allarme e un raggio di speranza, rovesciati sulla tela
oppure plasmati nella terracotta, sono il mistero che dà alle opere di
Pippo un'altra dimensione aggiuntiva, facendoci vivere esperienze
inaspettate. |